GERARCHIA FUNZIONALE NELLA CORTECCIA FRONTALE UMANA

 

 

Il controllo cognitivo ci consente di prendere decisioni su questioni concrete o astratte che riguardano la vita di tutti i giorni, verosimilmente integrando tutte le informazioni automaticamente evocate dalla circostanza. Quando, ad esempio, ad un ricevimento dobbiamo decidere se prendere o meno un dolce, considerando che abbiamo fame ma siamo a dieta, oppure quando riceviamo un’e-mail con una comunicazione urgente e, valutando le nostre esigenze, dobbiamo scegliere fra una risposta scritta e una telefonata, opera un controllo cognitivo che si ritiene gestito dalle reti della corteccia dei lobi frontali. Nel recente passato sono stati proposti modelli che interpretano la fisiologia cognitiva della corteccia prefrontale secondo un’organizzazione gerarchica (Note e Notizie 12-02-04 Controllo cognitivo della corteccia prefrontale: un nuovo modello), e numerosi studi fMRI supportano l’ipotesi che vuole che i lobi frontali siano organizzati in modo tale che, andando in direzione rostro-caudale, si scende dal più alto livello di astrazione al più elementare livello di concretezza.

Badre e colleghi del Department of Cognitive and Linguistic Sciences of Brown University at Providence (Rhode Island, USA) hanno studiato pazienti con lesioni in parti diverse della corteccia prefrontale e, per verificare l’esistenza di differenze nei difetti di controllo cognitivo, li hanno sottoposti a prove consistenti in compiti basati sulla selezione fra quattro risposte (four response-selection tasks) che richiedevano livelli diversi di astrazione (Badre D., et al. Hierarchical cognitive control deficits following damage to the human frontal lobe. Nature Neuroscience 12 (4): 515-522, 2009). I pazienti con lesioni localizzate nelle sedi più rostrali, hanno dimostrato di aver conservato una buona abilità nel prendere decisioni su questioni concrete, ma di aver perso la capacità di decidere correttamente quando i termini sono astratti.

E’ poi emerso che, quanto più la lesione è localizzata caudalmente, tanto più concrete sono le decisioni compromesse; inoltre, come rilevato in precedenza, due regioni adiacenti potevano essere distinte sulla base del livello di controllo.

Questi risultati, in linea con precedenti studi, confermano l’esistenza di un’organizzazione cognitiva rostro-caudale del controllo delle decisioni, che corrisponde alla direzione astratto-concreto della gamma dei processi mentali.

 

Lorenzo L. Borgia

BM&L-Aprile 2009

www.brainmindlife.org

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]